da simona.lodico@hotmail.it » 1 apr 2012, 13:00
[center]TEMPORALE di G. Pascoli[/center]
Un bubbolìo lontano… A
Rosseggia l’orizzonte, B
come affocato, a mare; C
nero di pece, a monte, B
stracci di nubi chiare: C
tra il nero un casolare: C
un’ala di gabbiano. A
[center]LIVELLO METRICO[/center]
La lirica pasco liana è formata da sette versi settenari rimati secondo lo schema ABCBCCA.
Le parole messe in rima sono fondamentalmente le più importanti:
LONTANO-GABBIANO: l’ala di gabbiano all’interno della poesia rappresenta il casolare che nel mezzo della tempesta è lontano.
ORIZZONTE-MONTE: le due parole sono chiaramente in opposizione, l’orizzonte indica l’infinito mentre il monte chiude uno spazio e non permette di vedere oltre.
MARE-CHIARE-CASOLARE: la parola CHIARE si riferisce alle altre due, collegata con MARE è in contrapposizione con il colore rosso (v. 2) del mare; riferita invece a CASOLARE indica appunto il colore bianco del calore immerso nel nero del cielo ed esprime la speranza e la protezione dal temporale.
[center]LIVELLO FONICO[/center]
È interessante la variazione delle vocali: nel I verso vi sono delle vocali chiuse (prevalgono la “o” e la “u”) e vi è l’uso dell’onomatopea (fonosimbolismo). Da II al VI verso invece prevalgono vocali aperte.
[center]LIVELLO LESSICALE- SINTATTICO[/center]
Il linguaggio è molto semplice nonostante ciò il poeta stravolge alcune funzioni della lingua, ad esempio:
Nero di pece(v. 3): di pece viene utilizzato come aggettivo mentre pece è un sostantivo e questo serve a intensificare il colore.
Stracci di nubi(v. 4): la parola stracci risalta ancora il dato visivo in cui le nubi sono stracciate dal vento.
[center]FIGURE RETORICHE[/center]ONOMATOPEA: verso 1 (bubbolìo)
SIMILITUDINE: verso 3 (come affocato)
METAFORA: verso 7 (un’ala di gabbiano)
Il ruolo dell’ala del gabbiano è un po’ ambiguo: è una metafora che potrebbe indicare o il colore bianco del casolare in contrapposizione con il nero (v. 6) oppure, tenendo conto della vita drammatica di Pascoli, l’ala del gabbiano può rappresentare l’ala protettrice della madre sotto la quale i pulcini si riparano durante la tempesta.