LE VOCALI Arthur Rimbaud- analisi poesia

LE VOCALI
SCHEMA RITMICO: ABBA, BAAB, BBC, BBC

La poesia si apre con l'accostamento delle vocali a,e,i,u,o (l'ordine in cui vengono scritte corrisponde a quello dell'alfabeto greco, nel quale l'omega, corrispondente della lettera o, si trova nell'ultima posizione) a die colori, a loro volta accompagnati dall'evocazione di determinate immagini e sensazioni; come la A nera rimanda alle lucide mosche e all'oscutirà, così il bianco della E ricorda vapori e tendaggi, ghiaccio e visi pallidi. Si presenta poi la I di porpora, come il sangue e le labbra che ridono per la collera e per l'ebbrezza. Si parla di mari viridi, della serenità degli animali al pascolo, del pensiero che imprime le rughe degli studiosi. Abbiamo infine la O blu: gli ultimi versi evocano qualcosa di sacro e perfetto, come la tromba del giudizio finale e il silenzio del cielo abitato dagli angeli e attraversato dai pianeti. La O, nonchè omega, si associa al raggio violetto degli occhi della morte, l'ultima inevitabile tappa della vita.

A nera, E bianca, I rossa, U verde, O blu: vocali,
Io dirò un giorno le vostre nascite latenti:
A, nero corsetto villoso di mosche splendenti
Che ronzano intorno a crudeli fetori,

Golfi d'ombra; E, candori di vapori e tende,
Lance di fieri ghiacciai, bianchi re, brividi d'umbelle;
I, porpora, sangue sputato, risata di belle labbra
Nella collera o nelle ubriachezze penitenti;

U, cicli, vibrazioni divine dei verdi mari,
Pace di pascoli seminati d'animali, pace di rughe
Che l'alchimia imprime nelle ampie fronti studiose;

O, suprema Tromba piena di strani stridori,
Silenzi attraversati da Angeli e Mondi:
- O l'Omega, raggio viola dei suoi Occhi!