La poesia apre con due stupendi endecasillabi, ma poi alterna versi in forma chiusa ad altri liberi, che variano dai novenari, agli ottonari, ai settenari variamente accentati, dando una sensazione di movimento e di varietà di temi.
E' una breve composizione che evoca la nascita e la vitalità primaverile attraverso l'uso di immagini e sensazioni.
Il titolo stesso, "Sono nata 21 a primavera", suggerisce un legame intimo tra la poetessa e la stagione primaverile, come se fosse nata appositamente in questo periodo dell'anno. La scelta del numero 21 può essere intesa come simbolo di gioventù e vitalità.
La prima strofa inizia con l'affermazione "Sono nata il giorno dei fiori", che crea un'immediata connessione con la primavera e la sua rigogliosa natura. L'immagine dei fiori evoca bellezza, freschezza e rinascita. La poetessa si identifica con questa energia primaverile, sottolineando il suo legame con la natura e la vitalità che ne deriva.
Nella seconda strofa, Alda Merini afferma di essere "nata con un passo leggero" e di avere "i capelli biondi come il grano". Queste immagini richiamano l'immagine di un'infanzia felice e spensierata, in cui tutto sembra possibile. Il passo leggero indica un senso di libertà e di leggerezza nell'affrontare la vita, mentre i capelli biondi come il grano rievocano l'immagine della fertilità e dell'abbondanza.
Nella terza strofa, la poetessa parla della sua "bocca rosso ciliegia", un'immagine che richiama il desiderio e la passione. Il rosso ciliegia simboleggia anche la vitalità e la sensualità, aggiungendo un tocco di intensità al testo.
Infine, l'ultima strofa sottolinea il desiderio di "vivere con il cuore d'uccello" e di "abitare le ali della libertà". Queste immagini evocano un senso di leggerezza, di libertà interiore e di spiccato desiderio di vivere appieno la propria esistenza. La poetessa si identifica con l'uccello, simbolo di libertà e di spirito libero, desiderando una vita in cui possa spaziare senza limitazioni.
Nel complesso, il testo poetico "Sono nata 21 a primavera" di Alda Merini celebra la vitalità, la gioventù e la bellezza della vita. Attraverso immagini evocative e sensazioni positive, la poetessa si identifica con la primavera e il suo potere di rinnovamento. Il testo richiama una connessione profonda con la natura e invita il lettore a vivere appieno la propria esistenza, abbracciando la libertà e la passione che la vita ha da offrire.