Cicerone saluta Attico.
Sappi che, sotto il consolato di L. Giulio Cesare e G. Marcio Figulo, sono diventato padre, con Terenzia in buona salute. Da tanto tempo niente lettere da parte tua! In precedenza ti ho scritto dettagliatamente riguardo i miei pensieri. In questo momento medito (lett. meditiamo plurale maiestatis che Cicerone usa sempre ed è usato in tutta la versione che abbiamo però tradotto con "io" anzichè "noi") di difendere Catilina, mio rivale.....
[center]la traduzione continua qui
e qui[/center]