Questo mio giudizio tende più lontano. Infatti non dico soltanto ciò cioè che occorre che colui che dovrebbe essere un oratore sia un uomo onesto, ma che non sarebbe neppure un oratore se non fosse un uomo onesto. Infatti certamente non avresti concesso l’intelligenza a coloro che preferirebbero seguire relativamente al percorso posto davanti delle cose oneste e turpi il peggiore, e né la prudenza, essendosi impigliati frequentemente in situazioni molto gravi delle leggi, sempre in verità non avresti concesso le pene di una cattiva coscienza da parte di questi stessi a causa dell’esito improvviso degli eventi. Perciò se è definito non solo dai sapienti che non c’è nessun cattivo eccetto che lo stesso stolto...
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