Un misero contadino taglia la legna sulle rive del fiume. Tuttavia l'ascia cade nell'acqua discende sotto le onde. Il contadino triste si siede sulla riva e piange. In cielo Mercurio vede la scena, scende dal cielo, si immerge nel fiume. Balza fuori dall'acqua con un'ascia aurea e dice al contadino:" L'ascia è tua: tieni!" "Ti ringrazio, o padre ma non è mia". Per la seconda volta il dio si immerge nel fiume e tira fuori una d'argento e il contadino di nuovo rispose: "Questa ascia è bella ma non è mia". Per la terza volta il dio si immerge ed estrae un'ascia ferrea e la offre al contadino." Questa è veramente mia!" esclama il contadino. Il dio, lieto per l'onesta risposta, restituisce l'ascia ferrea, dona anche l'argentea e l'ascia d'oro.
oppure
Un taglialegna perse la propria scure presso un fiume. Dunque essendo perplesso, essendosi seduto presso la riva si lamentava. Mercurio avendo capito e avendo pietà dell'uomo, essendosi immerso nel fiume, portò su una scure d'oro, chiedeva se fosse quella che aveva perduto. Poichè non diceva che fosse la propria, subito, essendo scenso, ne prendeva una d'argeto. Poiche non diceva che questa fosse la sua, essendo sceso per la terza volta, portò sù la scure di quello. Poichè diceva in modo sincero che quella fosse la scure da lui perdute, Mercurio, avendo approvato la rettitudine di lui, gli regalò tutte le asce.
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