da vale-alfo » 9 gen 2011, 9:16
Hodie feriae scholarum sunt, ideo Livia etiam Marcum et Tulliam in forum ad nundinas ducit; fida ancilla sportas et sacculum sum sestertiis gerit. Pueruli spectant cibaria in canistris, merulas et alaudas in caveis, crepundia et munusula in pluteis. Salsamentarius pernas et lucanicas uncis suspendit, piscarius tructos, sardas, rhombos, soleas aringosque in salsamento exponit, pomarius brassicas, lactucas ovorunque cistas cum diligentia disponit. Livia accedit ad tabernas: in laniena vitulina, suilla bubulaque sunt, gallinarius gallinas, cunicilos ac turdorum lineas ostentat. Dum autem matrona cibos inspicit atque eligit, Marcus et Livia decedunt: nam haud procul inde funambuli spectaculum edunt, et viri feminaeque undique accurrunt. Post impensam, vix matrona liberos in turbas reperit.
Oggi c'è vacanza a scuola, perciò Livia porta al mercato in piazza anche Marco e Tullia; la fidata serva porta le sporte e il borsellino con i sesterzi. I bambini guardavano i cibi nei canestri, i merli e le allodole nelle gabbie, i giocattoli e doni sugli scaffali. Il salumiere appende i prosciutti e le salsicce con i ganci, il pescivendolo le trote, le sardine, i rombi, le sogliole e le aringhe in salamoia espone, il fruttivendolo dispone con dilifenza i cavoli, le lattughe e le ceste delle uova. Livia entra nei negozi: nella macelleria ci sono la carne di vitello, la carne di maiale e quella bovina, il pollaiolo mostra le galline, i conigli e le filze dei tordi. Ma mentre la matrona osserva e sceglie i cibi, Marco e Tullia si allontanano: infatti non lontano da lì i funamboli danno una rappresentazione, e sia uomini sia donne accorrono liì. Dopo la spesa, a stento la signora trova nella folla i figli.