seneca nessuno di noi è senza colpa VERSIONE COMPITUM

Messaggioda taxed » 12 nov 2011, 9:37

ciao x favore mi servirebbe questa versione di seneca
titolo: nessuno di noi è senza colpa (es 8 pag 315 compitum)
inizio: si volumus aequi rerum omnium iudices esse, hoc primum nobis persuadeamus
fine: sed lege mortalitatis patimur quidquid incommodi accidit

grazie

taxed

nuovo iscritto
nuovo iscritto
 
Risposte:

Messaggioda giada » 12 nov 2011, 10:42

Si volumus aequi rerum omnium iudices esse, hoc primum nobis persuadeamus, neminem nostrum esse sine culpa; hinc enim maxima indignatio oritur:
“ Nihil peccavi” et “Nihil feci”. Immo nihil fateris. Indignamur aliqua admonitione aut coercitione nos castigatos, cum illo ipso tempore peccemus, quod adicimus malefactis adrogantiam et contumaciam. Quis est iste qui se profitetur omnibus legibus innocentem?Ut hoc ita sit, quam angusta innocentia est ad legem bonum esse! Quanto latius officiorum patet quam iuris regula! Quam multa pietas humanitas liberalitas iustitia fides exigunt, quae omnia extra publicas tabulas sunt! Sed ne ad illam quidem artissimam innocentiae formulam praestare nos possumus: alia fecimus, alia cogitavimus, alia optavimus, aliis favimus; in quibusdam innocentes sumus, quia non successit.Hoc cogitantes aequiores simus delinquentibus, credamus obiurgantibus; utique bonis ne irascamur (cui enim non, si bonis quoque?), minime dis; non enim illorum <uitio>, sed lege mortalitatis patimur quidquid incommodi accidit.

Se vogliamo essere giudici equi di tutte le cose, convinciamoci in primo luogo di ciò, che nessuno di noi è senza colpa; da qui infatti nasce una grandissima indignazione: “Non ho sbagliato alcunché” e “Non ho fatto alcuna cosa”. Senza dubbio non confessi alcunché. Ci indigniamo ( di essere) stati puniti con qualche ammonimento o con un castigo, mentre sbagliando in quello stesso tempo, perché aggiungiamo alle malefatte l’arroganza e la disobbedienza. Chi è costui che si confessa innocente (di fronte) a tutte le leggi? Ciò sia pure così quanto limitata innocenza è l’essere buono davanti alla legge! Quanto più largamente si estende della norma del diritto si estende la norma dei doveri! Quante cose esigono la pietà, l’umanità, la libertà, la giustizia e la lealtà, tutte cose che sono fuori dalle leggi! Neppure tuttavia possiamo aspirare a quella strettissima formula d’innocenza; alcune cose abbiamo fatto, altre abbiamo pensato, altre abbiamo desiderato, altre cose abbiamo favorito; in talune siamo innocenti perché non è accaduto A ciò pensando, siamo più equanimi con chi sbaglia, crediamo a coloro che ci rimproverano; ad ogni modo, non adiriamoci con le persone dabbene - con chi non ci adireremo, se ci adiriamo anche con le persone dabbene? - e niente affatto con gli dei: non infatti per loro legge, ma per la legge della condizione dei mortali sopportiamo tutto ci? che di sgradevole ci capita.

[url=/forum/viewtopic.php?f=38&t=24418]

giada

Site Admin
Site Admin
 

Torna a LATINO e GRECO

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-12-20 23:21:00 - flow version _RPTC_G1.3

Per visualizzare il contenuto richiesto
guarda un breve annuncio pubblicitario.