da Rita_cappello » 23 ott 2012, 15:18
Da maiorum lingua pag 309 n 43 versione di latino Giove punisce un astuto mercante
Dives mercator in gravem morbum inciderat. Dum aegrotus est, cotidie Iovem sic orabat:" Iuppiter,magne omnipotensque deus; omnium rerum domine,deorum hominumque pater, te oro: valetudinem mihi redde,quoniam negotia mea genere debeo. Cum convaluero, tibi sacrificium multorum boum praebebo!". Iuppiter mercatorem sanavit,sed ille( nom. = quello) promissum non servavit,quod admodum avarus erat, et Iovem decepit: nam pro veris bobus multas boum effigies e c'era deo obtulit. Tum Iuppiter,ob mercatoris dolum iratus, simili astutia ingratum hominem punivit. Mercurium in terram misit,qui (nom.= che) in somnio mercatori dixit:" cras in maris litore Magni lucri occasio erit!". Mercator, lucri spe adductus (attratto),prima luce e lecto surrexit ed a maris litus accurit,ubi (dove) piratae emu comprendherunt,ut (come) servum vendiderunt atque magnum lucrum fecerunt. Sic impius mercator astutiae suae poenam persolvit.
Il ricco mercante cade in una grave malattia. Mentre era malato pregava quotidianamente Giove così:" Giove, grande e onnipotente dio, signore di tutti i re, padre degli dei e degli uomini, ti prego: restituiscimi la buona salute, dal momento che devo portare avanti la mia occupazione. Quando guarirò ti offrirò il sacrificio di molti buoi!"
Giove guarì il commerciante, ma quello non mantenne la promessa, poiché era molto avido e, ingannó Giove: infatti gli offrì al posto dei buoi veri molte statuette di cera di buoi. Allora Giove , irato per l'inganno del mercante punì l'ingrato uomo con un'atuzia simile. Mandò mercurio in terra, che disse in sogno al mercante: " domani nella spiaggia del mare ci sarà una grande opportunità di ricchezza!" Il mercante si alzò all'alba dal letto e accorse al litorale del mare, dove i pirati lo catturarono, lo vendettero come schiavo e fecero una grande ricchezza. Così lo scellerato mercante pagò la pena della sua astuzia.