Euripide ad Atene sembrò minimamente arrogante, dato che il popolo gli chiedeva che togliesse un certo passo dalla tragedia, procedendo sulla scena disse che era solito comporre drammi per insegnare al popolo, non per apprendere da esso. Bisogna certamente elogiare la fiducia, che esamina la stima con un certo peso di sè, arrogandosi tanto quanto basta il prendere le distanze dall’insolenza e dal disprezzo. È lodevole ciò che Euripide rispose ad Alcesti, un certo poeta tragico....
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DAL LIBRO PARILIA[/center]