Iulio, che è nell’atrio con il servo Syro, ordina: “Vai in città, Syro, e chiama il dottore!”
Il dottore abita a Tusculo. Iulio ordina al suo servo di andare a Tusculo e chiamare il dottore. Syro sale a cavallo, va in città, chiama il dottore. Il servo torna alla villa col dottore.
Il dottore chiede: “Chi sta male?”
Iulio: “Mio figlio Quinto sta male; non può camminare.”
Il dottore: “Perché non può camminare?”
Iulio: “Perché si è fatto male al piede. Il bambino è stupido, dottore: ha trovato un nido sull’albero, è salito sull’albero ed è caduto dall’albero! Perciò ha un piede che fa male e non può camminare. Non muove neanche il piede, e gli fa male anche la testa.”
Iulio porta il dottore alla stanza di Quinto. Il dottore entra nella stanza, si avvicina al letto e guarda il bambino. Quinto giace tranquillo e non apre gli occhi. Il dottore vede il bambino dormire.
Il dottore dice: “Il bambino dorme.”
Syra, che sente male, non può sentire ciò che dice il dottore; perciò chiede: “Cos’ha detto il dottore?”
Emilia (all’orecchio di Syra): “Il dottore ha detto che il bambino dorme.”
Quinto apre gli occhi e vede il dottore vicino.
Il bambino, che ha paura del dottore, non osa dire parola alcuna
[center]LA TRADUZIONE CONTINUA QUI[/center]