da Kingdom Hearts94 » 2 dic 2010, 18:29
Allora, oggi mi sento stacanovista ;) Qui lascio un saggio breve, nel quale cito anche autori di alcuni documenti che ci rilasciarono, ma dal quale potrete comunque prendere spunto!
Io ci presi un 8!
---- L'adolescenza ed il mondo moderno ----
“[…] Sono adolescenti protervi che non serbano traccia della bellezza del bambino, della sua capacità di sperare e sedurre: adolescenti che debbono imporre gli aspetti più tracotanti della loro età e del loro stato poiché l’uccisione simbolica della loro parte infantile si è tramutata nel suicidio degli aspetti più creativi del Sé […]” (G. Pietropolli Charmet, “i nuovi adolescenti. Padri e madri di fronte a una sfida”, Cortina, Milano 2000)
L’adolescenza è indubbiamente uno dei periodi più complicati della vita. In questo periodo, appunto, l’adolescente, che poco prima era un bambino, si ritrova ad affrontare molti problemi e molte responsabilità che da lui ci si aspetta, poiché viene considerato già un adulto, o quasi. In realtà essi diventano adulti solamente se riescono a passare, a superare, le prove di quest’età, inoltre sovente gli adolescenti non riescono ad affrontare problemi grandi con maturità e responsabilità, non superando così con successo questa fase, queste preoccupazioni. È proprio così che nell’adolescente maturano situazioni di vero disagio per il quale il giovane non trova una giusta valvola di sfogo. La famiglia difficilmente riesce a dare una mano ai figli, anche se è da sottolineare che è anche frequente il caso secondo la quale i genitori, troppo distratti da problemi di vario tipo, non si accorgono di messaggi, il più delle volte molto espliciti, che i figli mandano loro.
Soprattutto in questa età, ma anche in altre, il soggetto si rifiuta di considerare ciò che non è pensabile o misurabile, in questo senso si rischia di perdere tutti quei valori morali ed etici da cui siamo circondati. Gli obblighi, le leggi, i contratti e le istituzioni non sono né costruzioni individuali né oggetti abbastanza solidi. Anche ora gli adolescenti credono che si agisca bene, non perché è immorale non farlo, bensì perché è la strada più conveniente per tutti, il che può essere considerato idoneo od errato a seconda dei punti di vista a cui viene sottoposto.
Il giovane cerca aiuto nei coetanei, ma non sempre un altro adolescente intricato nei suoi problemi di diversa natura riesce a capire il compagno, diciamo in parole povere che deve badare più ai suoi problemi. Ciò può causare forti depressioni, da cui è ormai difficile liberarsi. L’unica via può essere l’aiuto di un esterno pratico in materia che però il più delle volte può essere respinto,un po’ per paura di un’ennesima delusione, un po’ perché si ha paura che qualcuno possa sbirciare in problemi privati e delicati.
“[…] Il bisogno di essere accettati e il desiderio di essere amati ci fanno percorrere strade che il nostro sentimento ci fa avvertire come non nostre, e così l’animo si indebolisce […]” ( U. Galimberti, “L’ospite inquietanta. Il nichilismo e i giovani”, cit)
Naturalmente un altro fattore importante che si tende giustamente ad etichettare sugli adolescenti è il rapporto con l’altro sesso. Infatti è proprio in questa età che si vuole scoprire l’altro sesso e che ci si “innamora”, avventurandosi spesso in storie, in relazioni, in realtà poco importanti, ma che finendo creano un’altra delusione.
Tipico di questa fascia d’età è anche la difficile accettazione di se stessi a livello fisico. Il corpo spesso cresce come non si desidera, creando situazioni di disagio. Questi sembrano principalmente problemi femminili, ma in realtà sono diventati comuni anche tra i maschi.
Pure la scuola è un altro bel problema se vissuta male. Infatti capita sia che lo studente abbia voglia e desiderio di affrontare lo studio per raggiungere scopi prefissati, anche se può capitare che l’interesse verso una materia poco interessante scemi portando a scarsi risultai, sia che lo studente invece non abbia voglia di studiare. Quest’ultimo caso è sicuramente più difficile da affrontare.
Inoltre i giovani d’oggi vengono spesso “accusati” di non avere ideali e perciò di non combattere per niente, perché si pensa che essi trovano a disposizione senza troppi sforzi, ciò li rende superficiali. Forse questo è vero. Forse questa mancanza di ideali e questa superficialità possono essere considerati causa di un fallito tentativo dei genitori di inculcare nella testa dei ragazzi valori, che poi non vengono rispettati neanche da i genitori stessi (o adulti in generale). Non è strano infatti che siano proprio i ragazzi figli di genitori ricchi ,ma poco presenti che però possono far trovare loro ciò che si vuole, ad esplodere in atti estremi. Oggigiorno sono infatti vertiginosamente aumentati i casi di suicidio o tentativi di suicidio tra gli adolescenti, e comunque gli episodi di autolesionismo, di anoressia, di bulimia, di bullismo e di vandalismo stanno diventando una costante comune. Ma ora che la produzione è fatta in serie e la capacità produttiva è garantita dalle macchine, valori come senso del dovere, serietà, impegno, affidabilità, non sono più interessanti. Persino la genialità dell’inventore, dello scopritore, oggi non interessa più granché. E questo porta dritti ad un altro “paradosso”, ad un’altra assurdità, dell’era moderna: si può ben dire infatti che oggi invece che creare beni per colmare delle necessità siamo costretti a creare necessità per vendere i beni.
Come abbiamo visto dunque le preoccupazioni e le difficoltà problematiche degli adolescenti sono molte, al contrario di chi definisce quest’età come quella più facile.
“ […] Bisogna educare i giovani a essere se stessi […] ” (U. Galimberti, “L’ospite inquietanta. Il nichilismo e i giovani”, cit)
Si può evitare che certi problemi giungano ad un punto critico ed irrecuperabile, ma risolverli completamente è spesso complicato. Bisogna forse tentare ad accontentarsi di quello che si è, senza dar conto all’aspetto esteriore, risaltando perciò i lati migliori, potenziando gli elementi positivi. Chiunque all’interno della società, a prescindere dal ruolo che si copre o dalla maschera che si porta. Può giovare inoltre fare una sorta di selezione tra amici per accumunare quelli che veramente tengono alla persona nella sua integrità, in tutto il suo essere. In tal caso il giovane potrebbe acquistare maggiore fiducia nelle proprie potenzialità. È così che forse a quel punto avrà già iniziato a percorrere la via per una maturità, senza neanche rendersene conto.