Dromos 1 pagina 563 numero 9
Οὔτε γάρ με δεῖ τοὺς ἐμαυτοῦ φίλους μάρτυρας παρέχεσθαι, οὔτε τοὺς τούτων ἐχθρούς, οὔτε τοὺς μηδετέρους ἡμῶν γιγνώσκοντας, ἀλλὰ τοὺς τούτων φίλους. Σεαυτὸν μὴ τάρασσε. Ἁμαρτάνει τις; Ἑαυτῷ ἁμαρτάνει...
1. Non devo infatti presentare come testimoni né i miei amici, né i loro nemici, né quelli che non conoscono nessuno di noi, ma gli amici di questi.
2. Non agitarti (lett non agitare te stesso). Qualcuno Commette uno sbaglio? Sbaglia contro se stesso.
3. Nessuno canta bene quando ha fame.
4. "Hai buon senso?" - "(Sì) ce l'ho" - "Allora perché non lo usi?".
5. Questa era la legge di Dragone: "Chi è condannato per furto o rapina (genitivo di colpa) sia condannato a morte".
6. Le rose che fioriscono in quel giardino sono bellissime.
7. Quest'uomo è il migliore, l'anima del quale è libera di peccati.
8. C'è il timore che ci venga fatta qualche ingiustizia.
9. Questa battaglia è causa di grandi mali per i nemici e per i traditori.
10. Gli avari, anche se possiedono moltissime cose, non credono di avere sufficienti (abbastanza).
11. Bisogna che noi combattiamo coraggiosamente per la patria, se non vogliamo apparire indegni dei nostri antenati.
12. Da questo momento il re stesso radunava i mercenari nello stesso luogo.
13. Noi apprezziamo che lui di tale età non teme la morte.
14. Quando ascoltavamo queste cose dai cittadini, pensavamo che loro fossero malvagi.
15. Se qualcuno ci chiedesse perché è/cos'è un sofista, cosa gli risponderemmo?
16. Sarebbe infatti terribile il parlare bene se porta qualche danno.
17. Se invece qualcuno vuole ascoltarmi mentre parlo, non ho nulla da obiettare.
18. Questo è ciò che dicono gli Ateniesi, ma questo è ciò che io scrivo.
(By Vogue)
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