Ellenisti 2 pagina 356 numero 19
Δυοῖν λεγόντοιν, θατέρου θυμουμένου, ὁ μὴ ἀντιτείνων τοῖς λόγοις σοφώτερος. Ἐν δὲ τῷ χρόνῳ τούτῳ οἱ βουλόμενοι νεώτερα πράγματα ἐν τῇ πόλει γίγνεσθαι ἐπεβούλευον, νομίζοντες κάλλιστον καιρὸν εἰληφέναι...
1. Quando due parlano, e uno dei due si arrabbia, colui che non risponde alle parole è più saggio.
2. In quel tempo, coloro che desideravano che ci fossero questioni nella città tramavano, ritenendo di aver affermato il momento più opportuno.
3. Agesilao gioiva vedendo i disonesti poveri e rendendo giusti ricchi, volendo rendere la giustizia più vantaggiosa dell'ingiustizia.
4. Vediamo il barbaro che fugge sia il calore che il freddo, a causa della debolezza dell'animo, imitando non la vita degli uomini valorosi, ma quella degli animali più deboli.
5. Ad Atene, quando la (nave) Paralo giunse di notte, si riferì la disgrazia, e un lamento si propagò dal Pireo lungo le Lunghe Mura fino alla città, mentre ciascuno lo riferiva all'altro.
6. Tutti conosciamo le prosperità, sia quando arriva sia quando rimane, non presso coloro che sono circondati dalle mura più belle e più grandi, né presso quelli che si sono radunati nel medesimo luogo in gran numero, ma presso coloro che amministrano la propria città nel modo migliore e con la maggiore saggezza.
7. Prometeo, avendo plasmato gli uomini dall'acqua e dalla terra, diede loro anche il fuoco, nascondendolo in segreto in una ferula, all'insaputa di Zeus.
(By Vogue)
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