Heos 1 pagina 413 numero 11
11. Οἱ Ἀθηναῖοι τοῖς Λακεδαιμονίοις ὡς ἡγεμόνα Τυρταῖον ἔπεμπον, διδάσκαλόν τινα γραμμάτων, τὸν ἕτερον πόδα χωλόν. 12. Η Δημάδης ὁ ῥήτωρ δημηγορῶν ποτε ἐν Ἀθήνησι ἐκείνων μὴ πάνυ τι αὐτῷ προσεχόντων, ὅπως αὐτῷ ἐπιτρέποιεν Αἰσώπειον λόγον τινὸν ἐμυθεῖτο. ...
11. Gli Ateniesi inviavano agli Spartani come guida Tirteo, un insegnante di lettere, che aveva un piede zoppo.
12. L'oratore Demade, una volta parlando nell'assemblea popolare ad Atene e poiché quelli non gli gli davano molta attenzione, raccontava( loro) una favola di Esopo perché gli rivolgessero attenzione.
13. Un gatto, sente che in un cortile gli uccelli sono malati, si maschera da medico, prendendo con sé gli strumenti utili della scienza si presenta e mettendosi davanti al cortile, si informa su di loro.
14. Ai governanti della città conviene mentire o essendo in guerra o per utilità dei cittadini ma a tutti gli altri non spetta fare (commettere) questo.
15. Bisogna che sappiate questo: relativamente al corpo molte cure d'ogni genere delle malattie vengono scoperte dai medicima per le anime non esiste farmaco più (efficace) del discorso.
16. Ad uno di Atene che a Delfi lo interrogava a proposito di Socrate, Apollo rispose che nessuno tra gli uomini era più libero, più giusto o più saggio di lui.
17. Cesare non accumulava ricchezza dalle guerre per il proprio sostentamento né per piaceri lussuosi.
18. Tutti dicevano la stessa cosa in un modo o in un altro.
18. Esiste anche un'altra storia, raccontata dai locali, secondo cui prima del dominio di Zeus, Crono regnava su questa terra. (Vogue)
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