A scuola di latino 1 pagina 329 numero 16
Iudices capite Socratem damnaverunt quod colebat non eosdem deos quos ceteri cives...
1. I giudici condannarono Socrate a morte perché non venerava gli stessi dèi di tutti gli altri cittadini (che veneravano tutti gli altri cittadini.
2. Viriato, che fu ucciso dagli amici infedeli, rimpianto molto dalle sue milizie fu seppellito nobilmente in patria.
3. Il Reno scorre in varie terre (territori) e raccoglie (mette insieme, unisce, collega) molte e grandi isole, che sono spesso abitate dalle fiere e dagli uomini barbari.
4. Il filosofo discute con i discepoli: "Udite e apprendete, fanciulli: c'è un solo bene che è onesto e c'è una sola cosa onesta che è un bene, tutti gli altri beni sono falsi".
5. Alessandro ebbe come maestro il filosofo Aristotele i cui precetti tenne mantenne sempre in memoria.
6. Mentre Annibale giungeva in Italia con gli elefanti attraverso le Alpi, l'indugio tratteneva il senato ed il popolo romano perché non c'era una strategia che era sul punto di garantire la salvezza.
7. L'Imperatore Adriano costruì una grande dimora a Tivoli in cui furono collocati gli stessi simulacri che erano stati ridotti in tutte le regioni al potere romano.
8. I sabini le cui fanciulle furono rapite durante gli spettacoli su esortazione di Romolo dai romani dichiararono guerra ai romani.
9. Cesare, che aveva posto l'accampamento sotto i piedi del monte, dopo che aveva istruito in campo l'esercito schierato a battaglia, vide Vercingetorige che nascondeva il proprio esercito nelle selve che si trovavano presso il fiume.
10. Il libro che Platone scrisse sull'immortalità dell'anima e che fu intitolato Fedone era apprezzato è apprezzato e sempre lo sarà.
(By Maria D. )
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