Quae Manent 1 pagina 489 numero 2

Pro certo habeo nec rei publicae nec amicis umquam auxilium negasse me, et tamen omni modo perfecisse ut meae vigiliae meaeque litterae et iuventuti essent utilitati et nomini Romano laudi. Ariovistum certe non pro amico, sed pro hoste se habiturum esse dixit Caesar, cum nec e Gallia decederet nec exercitum deduceret...

TESTO LATINO COMPLETO

1. So per certo che non ho mai negato aiuto allo stato e agli amici, e che tuttavia ho ottenuto in ogni modo che le mie veglie e le mie lettere siano di utilità alla gioventù e di prestigio al nome romano.


2. Cesare disse che avrebbe considerato ariovisto sicuramente non come un amico, ma come un nemico, non allontanandosi dalla gallia e non conducendo giù l'esercito.
3. Tutti promettevano che, come C. Lutazio aveva terminato la prima guerra punica, così Cornelio avrebbe terminato quella guerra che incalzava (era imminente).


4. Ormai dopo la cacciata dei re, i cittadini presero le armi per difendere la libertà ricevuta (ottenuta) contro i Latini: ora prendete le armi per difendere tutte le nostre cose, visto che gli stessi cittadini disonesti minacciano.
5. I nemici, non appena compresero che avevano deluso l'aspettativa in merito all'espugnazione della città e iniziò a mancare a loro stessi il rifornimento di grano, convocata l'assemblea decisero che era positivo far ritorno a casa.


6. Staieno avendo accettato la causa dei beni di Safino Atella, aveva detto che avrebbe corrotto il giudizio con seicentomila sesterzi.
(By Maria D. )

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-10-26 02:27:38 - flow version _RPTC_G1.3