Libro dei prenomi 1
Varro simplicia in Italia nomina fuisse ait, existimationisque suae argumentum refert quod Romulus et Remus et Faustulus neque praenomen ullum neque cognomen habuerint....
Varrone dice che in Italia i nomi furono semplici e porta come prova del suo punto di vista il fatto che Romolo, Remo e Faustolo non ebbero alcun nome e cognome.
Quelli che non sono d'accordo dicono invece che la loro madre fu chiamata Rea Silvia. L'avo Silvio Numintore, il fratello di questi Amulio Silvio e che i precedenti re di Alba furono chiamati Capeto Silvio, Agrippa Silvio, come i loro capi che seguirono ebbero nome Mettio Fufezio e Tutore Clelio.
Non contenti di questi esempi passano ai Sabini: a Tito Tazio e Numa Pompilio e a suo padre Pompio Pompilio e ne elencano i maggiorenti: quali Postulano Laurano, Voleso Valeriom Metto Curzio, Alio Fumusilleatico.
Degli Etruschi nominano Larte Porsenna, che dettò le leggi del diritto feziale. In questo modo l'opionione di Varrone viene demolita.
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