Areopagitico 29 e 30
Καὶ πρῶτον μὲν τὰ περὶ τοὺς θεούς, , οὐκ ἀνωμάλως οὐδ᾽ ἀτάκτως οὔτ᾽ ἐθεράπευον οὔτ᾽ ὠργίαζον· οὐδ᾽ ὁπότε μὲν δόξειεν αὐτοῖς, τριακοσίους...
In primo luogo, quanto alla loro condotta verso gli dèi, non erano irregolari né disordinati nel venerarli e nel festeggiarli; né quando veniva loro in mente, facevano una processione di trecento buoi, per poi trascurare, quando capitava, i sacrifici tradizionali, né celebravano con magnificenza le feste straordinarie, a cui si accompagnasse qualche banchetto, per poi dare in appalto i sacrifici nelle cerimonie più solenni.Essi miravano a una sola cosa, a non abolire nessuno dei riti aviti e a non introdurre nessuna novità al di fuori degli usi tradizionali.
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