Atene cara agli dei - Panegirico 28,4 Libro Klimax Isocrate versione greco
ATENE CARA AGLI DEI
VERSIONE DI GRECO di Isocrate Panegirico 28. 4 TRADUZIONE dal libro Klimax
Δἡμητρος γὰρ ἀφικομέυης εἰς τήν χώραv, ὅτʹ ἐπλανήθη τῆς Κόρης άρπασθεìσης, καì πρός τούς προγόνους ἡμῶν εὐμενῶς διατεθεìσης ἐκ τῶν...
TRADUZIONE
Infatti, giunta Demetra nella regione, quando errò poiché (le) era stata rapita Core, dopo essersi disposta in maniera benevola nei confronti dei nostri antenati giunse nel nostro paese e per i benefeci che ricevette, che soltanto gli iniziati possono conoscere e nessun altro, e dopo aver concesso (a noi) duplici doni, che guarda caso sono i più splendidi, i frutt (della terra)i, che sono stati la causa del fatto che noi non viviamo più selvaggiamente, e l'iniziazione ai misteri, i partecipanti alla quale nutrono più dolci speranze per la fine della vita e per tutta l'eternità, la nostra città fu non solo tanto cara agli dèi, ma anche che fu amica degli uomini, che, divenuta padrona di beni tanto preziosi, non li negò agli altri, ma rese partecipi tutti di ciò che aveva ricevuto.
E quelli (i misteri) li celebriamo ancor oggi ogni anno, degli altri (i frutti) la nostra città insegnò una volta per sempre gli usi, ila coltivazione e le utilità (dei prodotti della terra) che da essi derivano.
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