Ateniesi e spartani in gara fra di loro contro il barbaro

Ateniesi e spartani in gara fra di loro contro il barbaro

Inizio: Aεὶ μὲν οὖν οἵ θ' ἡμέτεροι πρόγονοι καὶ Λακεδαιμόνιοι φιλοτίμως πρὸς ἀλλήλους εἶχον, οὐ μὴν ἀλλὰ περὶ καλλίστων Fine: τοσαύτην ποιησάμενοι σπουδὴν ὅσην περ ἂν τῆς αὑτῶν χώρας πορθουμένης.

Dunque i nostri antenati e i Lacedemoni erano sempre rivali gli uni degli altri; tuttavia gareggiarono in quei tempi per quanto vi era di più bello, non considerandosi nemici, ma emuli.

Non adulavano il barbaro per rendere schiavi i Greci, ma erano concordi sulla salvezza comune, gareggiando per vedere quale dei due ne sarebbe stato l’autore.

Mostrarono il loro valore prima di tutto in occasione della spedizione man data da Dario. Sbarcati infatti i Persiani in Attica, gli Ateniesi non aspettarono gli alleati, ma considerando la guerra comune un affare privato, andavano con le loro sole forze contro quelli che vevano disprezzato tutta la Grecia, pochi contro una migliaia di uomini, come per affrontare pericoli in persone altrui;

appena furono informati della guerra nell’Attica, trascurando ogni altra cosa vennero per aiutarci con tanta fretta come se il loro proprio paese fosse devastato.

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