Encomio di Elena 13 (Isocrate)
οὐ γὰρ τῆς αὐτῆς γνώμης ἐστὶν ἀξίως εἰπεῖν περὶ ἑκατέρων αὐτῶν, ἀλλὰ τὰ μὲν μικρὰ ῥᾴδιον τοῖς λόγοις ὑπερβαλέσθαι, τῶν δὲ χαλεπὸν τοῦ μεγέθους ἐφικέσθαι: καὶ περὶ μὲν τῶν δόξαν ἐχόντων σπάνιον εὑρεῖν, ἃ μηδεὶς πρότερον εἴρηκε, περὶ δὲ τῶν φαύλων καὶ ταπεινῶν ὅ τι ἄν τις τύχῃ φθεγξάμενος ἅπαν ἴδιόν ἐστιν.
Infatti non è sufficiente la stessa intelligenza per parlare adeguatamente degli uni e degli altri soggetti: se è facile esaltare quelli piccoli mediante l'eloquenza, degli altri è arduo attingere la grandezza; e mentre su quelli famosi è raro trovare pensieri che nessuno ha espresso in precedenza, su quelli futili e meschini qualunque cosa venga in bocca all'oratore è del tutto originale.
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