Encomio di Elena 15 (Isocrate)
ἔστι δ᾽ οὐκ ἐκ τῶν αὐτῶν ἰδεῶν οὐδὲ περὶ τῶν αὐτῶν ἔργων ὁ λόγος, ἀλλὰ πᾶν τοὐναντίον: ἀπολογεῖσθαι μὲν γὰρ προσήκει περὶ τῶν ἀδικεῖν αἰτίαν ἐχόντων, ἐπαινεῖν δὲ τοὺς ἐπ᾽ ἀγαθῷ τινὶ διαφέροντας. ἵναδὲμὴδοκῶτὸῥᾷστονποιεῖν, ἐπιτιμᾶντοῖς ἄλλοις μηδὲνἐπιδεικνὺς τῶν ἐμαυτοῦ, πειράσομαι περὶτῆς αὐτῆς ταύτης εἰπεῖν, παραλιπὼνἅπαντατὰτοῖς ἄλλοις εἰρημένα
Ma il discorso non proviene dalle stesse idee né riguardo agli stessi fatti, ,ma tutto il contrario: infatti spetta fare una difesa a chi è accusato di un crimine, (spetta) elogiare a chi si segnala per qualche virtù.
Perché non sembri che io mi riservi un compito quanto mai facile, quello di criticare gli altri senza dare nessuna dimostrazione delle mie capacità, proverò a parlare di questa stessa, tralasciando tutto ciò che è già stato detto dagli altri.
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