Idilliaci rapporti tra ricchi e poveri nel tempo antico - Isocrate versione greco

Idilliaci rapporti tra ricchi e poveri nel tempo antico
versione greco Isocrate Areopagitico, 31-33.

Παραπλησίως δὲ τοῖς εἰρημένοις καὶ τὰ πρὸς σφᾶς αὐτοὺς διῴκουν. Οὐ γὰρ μόνον μερὶ τῶν κοινῶν ὡμονόουν, ἀλλὰ καὶ περὶ τὸν ἴδιον βίον...

Nei rapporti reciproci regolavano le loro relazioni così come devono fare le persone intelligenti e che hanno a cuore la patria.

I cittadini poveri erano talmente lontani dal provare invidia per i ricchi, che si preoccupavano ugualmente delle grandi case come delle proprie, ritenendo che la felicità di quelli andasse a loro vantaggio.

E quelli che possedevano le ricchezze non disprezzavano affatto i più bisognosi, ma, considerando come propria vergogna le ristrettezze dei cittadini, andavano incontro alle loro necessità, concedendo ad alcuni campi ad affitto modesto, inviando altri a commerciare, offrendo aiuti ad altri per i diversi lavori.

Non temevano di subire uno dei due mali, perdere tutto o, gestendo molti affari, recuperare una parte delle risorse investite: avevano uguale fiducia riguardo alle somme concesse all'esterno come per quelle depositate all'interno.

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