Le mie parole sono ancora necessarie parte I e parte II - versione greco Isocrate
LE MIE PAROLE SONO ANCORA NECESSARIE
parte I e parte II
VERSIONE DI GRECO di Isocrate
Tratta dal Panegirico 3-9
ἥκω συμβουλεύσων περί τε τοῦ πολέμου τοῦ πρὸς τοὺς βαρβάρους καὶ τῆς ὁμονοίας τῆς πρὸς ἡμᾶς αὐτούς, οὐκ ἀγνοῶν ὅτι πολλοὶ τῶν...
(I PARTE) Traduzione
Mi appresto a dare consigli per la guerra contro i barbari e la concordia fra noi, non ignoro che molti dei pretesi Sofisti hanno affrontato questo argomento, ma da un lato spero di essere tanto superiore a loro che gli altri sembrino non aver detto niente in materia, e dall’altro ritengo che i discorsi più belli siano quelli che vertono su argomenti di grandissima importanza e meglio rivelano gli oratori, risultando assai vantaggiosi a chi li ascolta. Il mio discorso è uno di questi.
Inoltre le circostanze non si sono ancora così allontanate nel tempo che già sia cosa vana ricordarsi di argomenti di questo genere. Infatti solo allora bisogna cessare di parlare quando o le imprese siano state compiute e non sia più necessario prendere decisioni intorno ad esse, o si veda che il discorso ha raggiunto il limite della perfezione in modo che agli altri non resti nessuna possibilità di superarlo.
6. Ma fintanto che la situazione è la stessa che in precedenza e i discorsi fatti sono privi di valore, come non studiarà e preparare con meditata attenzione questo discorso che, qualora ben trattato, potrà liberarci dalla guerra gli uni contro gli altri, dal disordine presente e dai mali più grandi?
(II PARTE)
πρὸς δὲ τούτοις, εἰ μὲν μηδαμῶς ἄλλως οἷόν τ' ἦν δηλοῦν τὰς αὐτὰς πράξεις ἀλλ' ἢ διὰ μιᾶς ἰδέας, εἶχεν ἄν τις ὑπολαβεῖν ὡς περίεργόν ἐστι...
(II PARTE) Traduzione
Inoltre, se non fosse possibile rappresentare i medesimi fatti diversamente che in una sola forma, si potrebbe obiettare che è inutile stancare di nuovo chi ascolta, parlando come già hanno parlato quegli oratori;
ma dal momento che i discorsi hanno una natura tale che è possibile parlare in molti modi intorno agli stessi argomenti, rendere meschine le cose grandi, dare grandezza a quelle di poca importanza, esporre gli avvenimenti antichi con espressioni moderne e parlare in modo classico su quelli recenti, non bisogna evitare i soggetti su cui altri prima hanno parlato, ma tentare di farlo meglio di loro.
Le azioni compiute in passato sono state tramandate come eredità comune a tutti noi, ma il saperne trattare a proposito, pensare i concetti adatti a ciascuna ed esprimerli con termini opportuni è proprio dei saggi
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