Teseo benefattore del popolo greco
ἐκεῖνα μὲν οὖν ἐάσομεν, ἐπειδὴ πρὸς τὸ παρὸν αὐτοῖς κατεχρησάμην, μιᾶς δὲ μόνον μνησθήσομαι πράξεως, ᾗ συμβέβηκε μήτ' εἰρῆσθαι πρότερον...
Dunque lasceremo da parte quelle imprese, poiché in quel momento ne ho usufruito: non ricorderò che un solo fatto, a proposito del quale è successo che non sia stato detto né fatto da parte di nessun'altro tranne che da Teseo, fu un grandissimo esempio del successo di quello e di saggezza.
Avendo dunque il potere regale più grande e più sicuro, con il quale aveva compiuto molte e belle cose, sia della guerra sia della cariera nello stato, non si curò di tutte queste faccende; e preferì la fama, quella che sarebbe stata ricordata per le fatiche e per i combattimenti, più che (quella ricordata per) l'ozio, per tutti i tempi, ed il successo del regno nel tempo presente.
E non fece questo quando, divenuto anziano, si era goduto le cose belle già presenti, ma mentre era in pieno vigore -come si dice- accordò di governare la città con la popolazione, invece che lui da solo, e portò a termine (questo progetto) per questa città e per gli altri greci, pur correndo pericoli-
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