Conflitto Israelo - Palestinese: origini e motivazioni

Il conflitto tra Israele e Palestina è uno dei più complessi e persistenti problemi geopolitici nel panorama mondiale contemporaneo. Le origini di questo conflitto affondano nelle rivendicazioni storiche, religiose e territoriali delle due comunità coinvolte e la sua complessità si è sviluppata nel corso dei decenni fino a degenerare nell'ultimo terribile conflitto ancora in corso.

Comprendere le motivazioni di entrambe le parti cha hanno dato origine alla crudele ed orribile guerra, che è in questo momento in atto, è essenziale per comprendere gli ostacoli della ricerca di una soluzione pacifica da parte della Comunità internazionale.

Origini storiche del conflitto

Il contesto storico che ha dato origine al conflitto risale al periodo post-Prima Guerra Mondiale, quando l'Impero Ottomano si sfaldò e la Lega delle Nazioni assegnò il Mandato britannico sulla Palestina.

Durante questo periodo, sorse il sionismo, un movimento che promuoveva l'insediamento e la creazione di uno stato ebraico in Palestina.

Al contempo, la popolazione palestinese musulmana e cristiana vedeva queste aspirazioni come una minaccia alla propria identità e al possesso delle terre.

Mandato Britannico sulla Palestina (1920-1948): Dopo la Prima Guerra Mondiale, la Società delle Nazioni assegnò al Regno Unito il Mandato sulla Palestina, all'interno del quale doveva essere facilitato l'insediamento ebraico.

Durante questo periodo, aumentò la presenza ebraica in Palestina, portando a crescenti tensioni tra la comunità ebraica e quella araba.

Sionismo e Nazionalismo Palestinese: Il sionismo, un movimento che promuoveva la creazione di uno stato ebraico in Palestina, ebbe impulso.

Contestualmente, si sviluppò un nazionalismo palestinese che reagiva alla presenza ebraica e alle politiche del Mandato britannico.

Piano di Partizione delle Nazioni Unite (1947): Nel 1947, le Nazioni Unite avanzarono un piano di partizione che prevedeva la divisione della Palestina in uno stato ebraico e uno arabo, con Gerusalemme come città internazionale. Gli ebrei accettarono il piano, ma i paesi arabi lo respinsero, portando al rifiuto della divisione.

Dichiarazione di Indipendenza di Israele (1948): Il 14 maggio 1948, David Ben-Gurion proclamò l'indipendenza di Israele. La dichiarazione portò alla guerra arabo-israeliana del 1948, in cui paesi arabi invasero Israele in risposta alla creazione dello stato ebraico.

Guerra Arabo-Israeliana del 1948-1949: Questa guerra vide Israele difendersi contro l'invasione delle forze arabe. Nonostante la superiorità numerica degli stati arabi, Israele riuscì a consolidare il suo territorio, acquisendo parti significative della Palestina.

Conseguenze della Guerra: Armistizio del 1949: La guerra si concluse con una serie di armistizi tra Israele e paesi arabi confinanti, stabilendo linee di cessate il fuoco e definendo de facto i confini di Israele.

Esodo e Rifugiati: L'evento causò il flusso di rifugiati palestinesi e ebrei, cambiando la demografia della regione.

Gerusalemme Divisa: Gerusalemme venne divisa tra Israele e Giordania, con la parte occidentale sotto controllo israeliano e la parte orientale sotto controllo giordano.

Questi sviluppi ebbero un impatto duraturo, plasmando il contesto e contribuendo alle tensioni che persistono nel conflitto israelo-palestinese. La dichiarazione di indipendenza di Israele del 1948 segnò un capitolo significativo nella storia della regione, gettando le basi per le dinamiche complesse che si sarebbero sviluppate nei decenni successivi fino ad arrivare alla terribile guerra dei nostri giorni.

Motivazioni di Israele

Sicurezza e sopravvivenza - La fondazione di Israele nel 1948 fu accompagnata da una guerra arabo-israeliana, con la nascita di uno stato ebraico che cercava di fornire rifugio agli ebrei dopo l'Olocausto. La sicurezza nazionale è stata una motivazione primaria per le politiche di difesa e controllo del territorio.

Rivendicazioni storiche e religiose - Israele considera Gerusalemme come la sua capitale eterna e sacra, fondamentale per la storia ebraica e centrale per la religione ebraica. La terra è vista come la patria storica degli ebrei perchè è la terra che già dai tempi di Mosè fu promessa al popolo di Israele.

Motivazioni della Palestina

Diritto all'autodeterminazione - La popolazione palestinese rivendica il diritto all'autodeterminazione e il riconoscimento del proprio stato indipendente. Vedono la creazione di Israele come una violazione di questo diritto.

Rifugiati Palestinesi - Il conflitto ha causato la creazione di numerosi rifugiati palestinesi, che rivendicano il diritto al ritorno nelle terre perdute durante la guerra del 1948.

Il conflitto oggi

La guerra Hamas-Israele del 2023/2024 ancora in corso oggi.

E' iniziata il 7 ottobre 2023 con l'attacco di Hamas - un'organizzazione politica palestinese islamista, sunnita e fondamentalista -  contro Israele in cui 1.200 israeliani sono morti e in cui sono state rapite 250 persone di cui 30 bambini.

Israele definisce questo attacco come il più sanguinoso  della storia dello Stato Ebraico.

Hamas afferma di aver effettuato questo attacco con l'intento di rispondere alle azioni provocatorie delle forze israeliane svolte nella Moschea al-Aqsa e alle violenze perpetrate nei campi dei rifugiati in Cisgiordania.

In seguito a questo attacco da parte di Hamas il 26 ottobre 2023 sono iniziate le operazioni di invasione di terra della Striscia di Gaza da parte degli Israeliani, che puntano ad isolare la città di Gaza e soprattutto a distruggere Hamas.

In questo momento (19 gennaio 2024) questa guerra ha superato il centesimo giorno con decine di migliaia di morti, milioni di sfollati e gli edifici della Striscia di Gaza  sono quasi tutti distrutti.

Questo  è il conflitto più lungo, sanguinoso e distruttivo che ci sia mai stato tra questi due nemici e a nulla valgono fino ad oggi i tentativi di mediazione della Comunità Internazionale.
(by Starinthesky)