Temistocle e l'arte della memoria
Ego non de praestanti quadam et eximia, sed prope de vulgari et communi vi nunc disputo, de memoria. ...Sed neque propter hoc Themistoclis responsum memoriae nobis opera danda non est.
Io non discuto ora di una memoria comune e non di una capacità del tutto eccezionale e straordinaria.
Presso i Greci s dice che i ci fosse stato un uomo dotato di una saggezza e di un intelletto veramente straordinario: alludo al famoso Temistocle di Atene; al quale si presentò un uomo assai dotto e dei più eruditi e gli promise che gli avrebbe insegnato l'arte della memoria. Avendogli Temistocle chiesto a che cosa gli potesse servire questa'arte, si tramanda che quel maesto gli rispose "L'arte della memoria può fare in modo di metterti in grado di ricordare ogni cosa". Consta che allora Temistocle abbia risposto che gli avrebbe fatto un piacere maggiore, se gli avesse insegnato il modo di dimenticare anziché di ricordare ciò che volesse.
Capisci quale forza di ingegno vivissimo era in quell'uomo, e che mente profonda e quanto capace? Dalla sua risposta risulta evidente che era impossibile che dalla sua memoria sfuggisse un concetto, una volta che vi fosse entrato.
Per Temistocle infatti infatti era più desiderabile potere dimenticare ciò che di tanto in tanto non voleva ricordare. Questa risposta di Temistocle non deve però indurci a trascurare la memoria.