L'Eneide di Virgilio L'ultima notte a Troia

Achivi in insula Tenedo fugerunt et in deserto litore se condiderunt...

I Greci fuggirono sull'isola di tenedo e si nascosero su una spiaggia deserta: noi troiani eravamo giunti sulla spiaggia con il re priamo e con il clamore abbiamo detto:

"i greci fuggono, spalancate le porte, liberate i vostri animi dal dolore e dal timore". Sulla spiaggia abbiamo visto un dono per minerva dato dai greci, un cavallo di straordinaria grandezza, e subito abbiamo desiderato condurlo sulla rocca. il Sacerdote Laocoonte accorse giù dall'alto della rocca e disse da lontano: "poveri, quale pazzia è, (che pazzia è), cittadini? Il cavallo di legno è un inganno. Infatti i Greci sono nascosti chiusi in esso. Attraverso il cavallo entreranno nella rocca". Laocoonte contorse con valide forze una lancia nel fianco del cavallo. la lancia stette nel ventre del cavallo e le vuote cavità risuonarono e rimandarono il clamore ma la nostra mente fu superficiale. I pastori traevano con elevata forza e grande clamore il giovane legato da dietro.

il giovane, appena che fu in mezzo alla moltitudine dei Troiani, si fermò ed osservò con gli occhi gli schieramenti Frigi. Il giovane, dopo che aveva osservato i Troiani, disse: "mi chiamo Sinone, sono nato dalla stirpe argolica. sono stato abbandonato sulla spiaggia di Troia per un inganno di Ulisse. ora uccidete Sinone e renderete felice Ulisse: infatti Ulisse desiderò sempre la mia morte". priamo, re dei troiani, sconvolto dalle parole di Sinone, gli promise aiuto e chiese: "Perchè i greci hanno lasciato sulla spiaggia un cavallo di legno?" Sinone rispose: "per l'ira di Minerva i greci non riuscirono a vincere Troia e sono stati costretti a ritornare in patria. Ma mossi dalle parole del sacerdote Calcante hanno costruito un cavallo perché desideravano placare l'ira della dea.

Se avrete condotto il cavallo nella rocca, non sarete mai sconfitti dai greci". Mentre Sinone persuadeva i troiani con l'inganno, Laocoonte sacrificava un grande toro a Nettuno, quando due serpenti gemelli precipitarono dal mare e si diressero parimenti verso Laocoonte. I serpenti avvinghiarono Laocoonte e i suoi figli e li uccisero. Noi atterriti dal mostro reputavamo Laocoonte empio per la lancia nel cavallo e dicevamo: "Laocoonte paga a ragione il misfatto. grande è l'ira degli dèi" e conducemmo il cavallo nella rocca.
(By Maria D. )

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