Sbranato dai propri cani
In valle opaca nominata Gargaphia ... Ita pro cervo Actaeon laceratus est a canibus suis.
In una valle oscura chiamata Gargafia sotto le querce ed i faggi c'era una limpida fonte. alla fonte nella stagione estiva giungeva la dea diana affaticata dall'assidua caccia e si lavava con l'acqua fredda.
per caso Atteone nipote di Cadmo attaccava per la selva i cervi con i propri cani e per il refrigerio giunse alla medesima fonte, depose l'arco e le frecce presso le acque e osservò la dea nuda: il giovane fu preso da grande ammirazione.
La dea, nel momento in cui vide il giovane, mossa dall'ira, convertì il suo aspetto in un cervo e incitò i cani verso di lui.
Così sotto forma di cervo Atteone venne lacerato dai propri cani.
(By Maria D. )
Versione tratta da Igino