Gli abitanti di Alessandria durante l'assedio

Urbs fertilissima et copiosissima omnium rerum apparatus suggerebat....propter anni tempus recipere transmarima auxilia non posse. (De Bello Alexandrino)

TESTO LATINO COMPLETO

La città molto fertile e molto ricca di ogni cosa dava (loro) gli equipaggiamenti. Gli stessi uomini intelligenti e molto acuti tutte le cose che (quae)

avevano visto fare da noi (le) facevano con una tale [quella] destrezza da sembrare che i nostri avessero imitato la loro opera ed inventavano molte cose [anche] di loro iniziativa e nello stesso tempo danneggiavano le nostre fortificazioni e difendevano le loro. E questi capi (sott. della città) discutevano nelle assemblee con discorsi pubblici (sott. "dicendo questo"): che il popolo Romano a poco a poco era giunto alla consuetudine di impossessarsi del loro regno.

[Sott. "dicevano che"] Pochi anni prima A. Gabino era stato in Egitto con l'esercito; [dicevano che] Pompeo si era messo al sicuro dalla fuga nello stesso luogo; che Cesare era arrivato con le truppe e che la morte di Pompeo non aveva per niente giovato impedendo che Cesare si trattenesse presso di loro. [Dicevano] che se loro non l'avessero respinto, (l'Egitto)

sarebbe diventata una provincia fra quelle (del loro) regno, e [dicevano] che dovevano agire immediatamente: infatti [dicevano che] egli era bloccato dalle tempeste, a causa della stagione dell'anno e non poteva ricevere aiuti da terre d'oltremare.

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