Plinio insegna a tradurre (Ad Exemplum)
Utile in primis, et multi praecipiunt, vel ex Graeco in Latinum vel ex Latino vertere in Graecum ... dum non desperant, antecessisse. Poteris et quae dixeris post oblivionem retractare, multa retinere plura transire, alia interscribere alia rescribere.
In primis è utile, e molti lo insegnano, o tradurre dal greco in latino o dal latino in greco.
In questa tale esercitazione si sviluppa la padronanza e l'eccellenza delle parole, una quantità di figure letterarie, infine imitando gli accorgimenti migliori si assicura la facoltà di trovarne di simili; inoltre quei concetti che sarebbero sfuggiti ad una lettura, non lo possono a chi traduce. Da ciò si acquisisce cognizione e capacità di giudizio. Niente affatto ti nuocerà scrivere, come fossi un emulo, quanto avrai letto fino a possederne l'essenza e l'argomento, paragonarlo alle cose lette e andare ponderando diligentemente cosa tu o l'altro abbia espresso con più proprietà.
Avrai Gran motivo di congratularti se avrai scritto qualcosa meglio, grande vergogna se l'altro ti sarà superiore in tutto. Di tanto in tanto sarà opportuno scegliere le opere più note e misurarsi con esse. Questa è una gara audace, tuttavia non eccessiva, in quanto segreta:
per quanto vediamo che molti si sono scelti confronti del genere con molta gloria, e hanno superato, mentre nutrivano speranza, quelli di cui ritenevano sufficiente seguire le orme. Potrai rivedere quello che hai detto dopo averlo dimenticato, conservare molti concetti, sorvolarne diversi, correggerne alcuni, riscriverne altri