Ceterum medici verebantur ne effluvium sanguinis efficerent secando, quippe cum ...

Del resto i medici temevano di causare una fuoriuscita di sangue tagliando, poiché la grossa freccia era penetrata nelle viscere.

Critobulo, di straordinaria abilità tra i medici, ma impaurito in un così grande pericolo, temeva che un esito negativo dell'operazione chirurgica fosse imputato a sé. Il re lo aveva visto mentre piangeva e mentre provava timore ed era piuttosto pallido per la preoccupazione: "Che cosa aspetti?" disse "Perché mentre sto per morire almeno non mi liberi il più presto possibile da questa sofferenza?

O hai forse paura di essere colpevole tu poiché io ho subito una ferita incurabile?". Allora Critobulo finalmente, dopo che ebbe messo termine al timore o lo ebbe dissimulato, esortava il re a lasciarsi tenere fermo finché egli non avesse estratto la punta.

Il re, dopo aver dichiarato che non c'era alcun bisogno che loro lo tenessero fermo, porse il corpo senza agitazione. E così, allargata la ferita ed estratta la punta, cominciò a scorrere una notevole quantità di sangue e il re svenne.

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