Ea cum Ciceroni nuntiarentur ancipiti malo permotus quod neque urbem ...
Quando a Cicerone furono riferite queste cose, egli, preoccupato dal duplice pericolo, poiché né poteva difendere ulteriormente la città dalle insidie con la sua iniziativa privata, né aveva abbastanza chiaro quanto grande e di che avviso fosse l'esercito di Manlio, riferisce al Senato la cosa, già prima molto chiacchierata dalle dicerie del popolo.
E così, cosa che per lo più avviene in una situazione molto grave, il senato decretò che i consoli si adoperassero affinché lo stato non subisse danno. Quello è il massimo potere che, in base al costume Romano, viene concesso dal senato a un magistrato: preparare un esercito, fare guerra, costringere all'obbedienza (coercere)
con tutti i mezzi gli alleati e i cittadini, esercitare sia in pace che in guerra il supremo comando militare e giudiziario; diversamente, senza l'ordine del popolo, il console non ha il diritto di nessuna di queste cose.