Ea cum Ciceroni nuntiarentur ancipiti malo permotus quod neque urbem ...

Quando a Cicerone furono riferite queste cose, egli, preoccupato dal duplice pericolo, poiché né poteva difendere ulteriormente la città dalle insidie con la sua iniziativa privata, né aveva abbastanza chiaro quanto grande e di che avviso fosse l'esercito di Manlio, riferisce al Senato la cosa, già prima molto chiacchierata dalle dicerie del popolo.

E così, cosa che per lo più avviene in una situazione molto grave, il senato decretò che i consoli si adoperassero affinché lo stato non subisse danno. Quello è il massimo potere che, in base al costume Romano, viene concesso dal senato a un magistrato: preparare un esercito, fare guerra, costringere all'obbedienza (coercere)

con tutti i mezzi gli alleati e i cittadini, esercitare sia in pace che in guerra il supremo comando militare e giudiziario; diversamente, senza l'ordine del popolo, il console non ha il diritto di nessuna di queste cose.

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-12-20 22:57:28 - flow version _RPTC_G1.3