Felix appellatur Arabia quam hominum luxuria etiam in morte felicem fecit ...
Viene definita "prospera" l'Arabia, che l'amore degli uomini per il lusso sfarzoso rese ricca anche sul punto di morte, poiché, per i defunti, bruciamo le spezie e gli incensi che avevamo creato per gli dèi.
L'Arabia, ogni anno, non produce tanti incensi quanti l'imperatore Nerone, dopo la morte della sua Poppea, ne fece bruciare sulla catasta di legno.
In tutto il mondo, ogni anno, vengono preparati sia incensi in gran quantità, per tanti funerali in onore dei morti, sia quelli che vengono offerti un grano alla volta agli dèi. Inoltre, ancora oggi, il mare dell'Arabia è prospero; da esso infatti l'Arabia produce notevoli perle, e, nella produzione di esse, supera tutte le nazioni;
secondo una stima minimale, tutti gli anni l'India, i Seri e l'Arabia sottraggono al nostro Impero cento milioni di sesterzi: tanto ci costano le delizie e le donne eleganti. Infatti, una parte minima di essi è indirizzato agli dèi o agli inferi.