In mari nostro multi piratae frequentes insidias parabant mercatoribus qui navigabant ...
Nel mare nostro (Mediterraneo), molti pirati tendevano frequenti agguati ai mercanti che navigavano: aggredivano coloro che veleggiavano da Alessandria alle isole di Cipro, Rodi, Samo, oppure verso il Peloponneso.
I pirati, dopo che avevano catturato mercanti e marinai, li vendevano in schiavitù a Delo e Rodi, dove c'erano i mercati degli schiavi. Una volta a Delo, saccheggiarono l'antico tempio di Apollo. Nelle isole di Cnido e di Rodi, rapirono spesso gli abitanti. Un alto numero di vagabondi si era radunato dall'Asia, dalla Siria, dall'Egitto, dall'Africa, dalla Spagna, e dall'Italia, ed essi andavano ad ingrandire la moltitudine dei pirati.
Poiché, talvolta, navigavano alla volta della Sicilia, e si mostravano sulle coste marittime dell'Italia, non tutti gli abitanti della penisola erano al sicuro: una volta rapirono, da una villa situata a Miseno, la sorella di Antonio, triumviro Romano. Nei campi aggredivano gli agricoltori, e spesso, anche sulla via Appia, (aggredivano) i viaggiatori che si dirigevano verso Roma, oppure verso Brindisi.
Una primavera, alla fine, Pompeo, insieme a dei luogotenenti, e ad una cospicua flotta, era avanzato dall'Italia, combatté per molti mesi, e ripulì tutto il mar Mediterraneo, catturò quasi tutti i pirati, e portò a Roma un ricco bottino.