Mercurio e Silvano divinità greche - Aurelio Vittore
traduzione Libro Adamantina vol. 2
In aris Romanis saepe titulum "Mercurio" iveniemus itaque in nummis: nam Mercurius mercaturae et negatiorum patronus erat. ...
Sulle are romane (altari romani) spesso troviamo l'iscrizione "A Mercurio (al dio Mercurio)" e così (troviamo) anche sulle monete: Mercurio infatti era il protettore del commercio e degli affari.
I contadini Latini immolavano boschi a Silvano, Dio delle foreste e dei campi e gli dedicavano statue di legno e di pietra.
I contadini devoti in autunno ponevano are nei boschi e immolavano vittime. Allora i "pater familias" (padri famiglia) così ai loro figli dicevano: "Ornate gli altari; incoronerete le statue del dio con i rami dei pini. Infatti il pino è sacro al dio". Poi così pregavano il Dio: "Donaci abbondanza per i campi, Dio Silvano;
manda via le malattie, custodisci e proteggi le ville e le famiglie". I contadini alla fine tornavano contenti nei villaggi.