Post Tullum Hostilium, Ancus Marcius, Numae ex filia nepos, imperium suscepit ...
Dopo Tullo Ostilio, prese il potere Anco Marzio, nipote di Numa dalla parte della figlia: costui combatté contro i Latini, annetté a Roma il colle Aventino, e, nelle vicinanze della foce del Tevere, fondò Ostia.
Realizzò un carcere, per spaventare gli uomini disonesti (lett. : "ai fini dello spavento degli uomini disonesti"). Inoltre, in lui c'era una straordinaria socievolezza, e anche una straordinaria propensione, nei confronti di tutti i cittadini, a concedere sostegno, aiuto e protezione.
Quindi, una volta morto Marzio, L. Tarquinio venne eletto re con tutti i voti del popolo. Costui raddoppiò il numero dei senatori, realizzò un circo a Roma, fondò i Ludi Romani. Fu più bellicoso di Anco: sconfisse anche i Sabini, ed unì al territorio di Roma estesi terreni.
Dopo trentasette anni di regno, i figli di Anco lo uccisero per mano di sicari. A Tarquinio Prisco fece seguito Servio Tullio, nato da una donna di famiglia nobile, e tuttavia prigioniera ed ancella.