Quotiescumque ego, iudices, Archiam carmina recitantem audivi, magna ...
O giudici, tutte le volte che io ho ascoltato Archia mentre recitava delle poesie, sono stato colto da grande ammirazione, e allietato da un piacere dolce, ed ho sempre considerato degno di grandi elogi il nome del poeta.
Dunque non dovrei amare, non dovrei difendere con ogni argomento questo Archia? O giudici, possa dunque essere sacro, presso di voi, uomini illustri, questo nome di poeta, che mai nessuna barbarie ha violato!
I macigni e i deserti rispondono alla voce di lui, spesso le bestie feroci vengono domate dal canto e si arrestano; e noi non dovremmo essere commossi dalla voce dei poeti?