In caso di incertezza meglio i piedi alle armi!

Eodem tempore Iugurtha amissis amicis... proeliis magis pedes quam arma tuta sunt.

Giugurta, una volta persi gli amici, i più dei quali erano stati assassinati da lui stesso, e tutti gli altri, per timore, avevano cercato rifugio presso i Romani o presso il re Bocco, poiché non poteva mandare avanti la guerra senza aiutanti, se ne stava volubile e incerto.

Nessuna decisione gli piaceva abbastanza: di giorno in giorno cambiava i comandanti e i percorsi; si dirigeva ora contro i nemici, ora nei deserti; riponeva la speranza nella fuga e, un attimo dopo, nelle armi; in tal modo, ovunque si era indirizzato, le circostanze erano contrarie.

Ma, nel mezzo di quegli indugi, improvvisamente Metello apparve con l'esercito. I Numidi vennero immediatamente preparati e schierati da Giugurta, e la battaglia ha inizio. Dove si trovava il re vi fu una certa resistenza, ma tutti gli altri suoi soldati furono battuti e messi in fuga al primo scontro.

I Romani si impadronirono di un certo numero di insegne e di armi, ma di pochi nemici, perché in battaglia i Numidi quasi sempre si affidano più alle gambe che alle armi.

Versione tratta da Sallustio

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