Annibale

Annibale versione latino Agostino
Secundo autem Punico bello nimis longum est commemorare clades ...conicienda potius quam nuntianda putaretur.

Per quanto riguarda la seconda guerra punica, sarebbe troppo lungo rammentare le stragi dei due popoli che combatterono per tanto tempo e su un vasto territorio.

Per confessione stessa di coloro che hanno inteso non tanto di narrare le guerre romane quanto piuttosto di esaltare la dominazione romana, il vincitore fu pari al vinto. Infatti quando Annibale, partendo dalla Spagna, superò i Pirenei, attraversò la Gallia, valicò le Alpi devastando e sottomettendo tutte le regioni con le forze aumentate lungo il tragitto e precipitò come torrente nel valico verso l’Italia, si ebbero molti sanguinosi combattimenti, molte volte i Romani furono sconfitti, molti paesi passarono al nemico, molti furono presi e distrutti, si ebbero dure battaglie il più delle volte gloriose per Annibale data la sconfitta romana.

Che dire del disastro di Canne, tremendo oltre ogni pensare? Dopo di esso si dice che Annibale, per quanto molto crudele ma saziato dell’enorme massacro dei suoi più spietati nemici, abbia comandato di risparmiarli.

Dopo la strage mandò a Cartagine tre moggi di anelli d’oro per far capire che in quella battaglia era caduta molta nobiltà romana e che la segnalava meglio la misura che il numero. Si doveva da ciò dedurre che il massacro del resto dell’esercito, tanto più numeroso quanto più povero che giaceva senza anelli, era più da congetturarsi che da segnalarsi

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