Androclo e il leone
In Circo Maximo venationis amplissimum spectaculum populo dabatur ...
Un sontuosissimo spettacolo di caccia veniva offerto al popolo nel Circo Massimo. La brutalità dei leoni suscitò meraviglia in maniera particolare; tra essi, un solo leone, il più feroce tra tutti gli animali, aveva attirato su di sé le attenzioni e gli sguardi di tutti per la mole e lo spaventoso ruggito.
Androclo, lo schiavo di un ex console, era stato fatto entrare tra tutti gli altri condannati. Il leone, quando da lontano vide lo schiavo, all'improvviso si arrestò, e poi si avvicinò ad Androclo piano piano ed in maniera pacifica.
A quel punto mosse la coda in maniera affettuosa e calma, e con la lingua leccò delicatamente le gambe e le mani dell'uomo. Androclo, tra i blandimenti del ferocissimo animale selvatico, riprese coraggio, e, poco alla volta, rivolse gli occhi verso il leone. A quel punto l'uomo e il leone furono lieti e contenti. La meraviglia del popolo fu intensissima, e Cesare, il più stupefatto di tutti, chiese ad Androclo: Perché il ferocissimo leone ti ha risparmiato?
Androclo raccontò un episodio molto singolare: Una volta curai e guarii il leone in una caverna; infatti tirai fuori una spina dal piede del leone. Ora l'animale selvatico è molto riconoscente per via dell'antico favore.
Versione tratta da: Aulo Gellio
Versioni correlate
(versioni con lo stesso titolo ma diverse nel testo latino)
Numerosi autori hanno raccontato questa storia, da Gellio a Sant'Agostino, per esempio, ed è per questo che per questo titolo trovi diverse narrazioni che riguardano lo stesso argomento. Ecco quelle presenti sul nostro sito che potrai consultare:
Androclo e il leone
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