Cesare respinge un improvviso attacco dei Britanni
Britanni postero die procul a Romanorum castris in collibus constiterunt; rari procedebant et lenius quam...protinus discesserunt, neque postea umquam nobiscum summis copiis hostes contenderunt. (da Cesare)
Il giorno seguente i Britanni si fermarono sui colli lontano dall'accampamento; procedevano rari (complemento predicativo del soggetto) e cominciarono ad attaccare la nostra cavalleria con minor foga che non il giorno precedente.
Ma nel pomeriggio, dopo che Cesare aveva inviato a procurare foraggio alcune legioni e tutta la cavalleria agli ordini del legato C. Trebonio, all'improvviso i nemici piombarono sui foraggeri da ogni parte, e non si allontanavano dalle nostre insegne e legioni.
I nostri compiuto un assalto in maniera violenta contro di loro li respinsero e non fecero fine del seguire (non posero fine all'inseguimento) finchè (i cavalieri) non avevano visto dietro di loro le legioni e spinsero i nemici ad una fuga precipitosa. E ucciso un grande numero di nemici non fu data la possibilità né di raccogliersi né di attestarsi né di scendere dai carri.
Le truppe ausiliarie dei Britanni che erano giunte da ogni parte, avanzavano in modo continuo se non dopo che i nemici non affrontarono più i nostri con l'esercito al completo.