Due centurioni eroici

Titius centurio pro Caesaris partibus excubans, Scipionis ...

Il centurione Tizio facendo la sentinella per parte di Cesare, fu intercettato dal presidio di Scipione: gli sarebbe stata data la salvezza, se avesse dato la parola che sarebbe stato soldato di Cneo Pommpeo.

Tizio non esitò a rispondere così: "Veramente, Scipione, ti ringrazio, ma non mi occorre utilizzare questa condizione di vita". Il centurione del Divo Augusto Cevio seguì il medesimo proposito di costanza, avendo spesso compiuto prontamente durante la guerra di Antonio Eccellenti battaglie, circondato da un'improvvisa insidia dei nemici e condotto ad Alessandria presso Antonio ed interrogato su cosa mai dovesse essere stabilito per lui, disse "ordina che io sia sgozzato, perché non posso essere persuaso né dal beneficio della salvezza né dal supplizio della morte sia a cessare di essere un soldato di Cesare sia a cominciare ad essere il tuo". Del resto quanto più costantemente disprezzò la vita, tanto più facilmente raggiunse l'intento: Antonio infatti attribuì l'incolumità al valore di costui. (By Maria D.)

Versione tratta da Valerio Massimo

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-12-20 23:01:37 - flow version _RPTC_G1.3