Un'abile azione militare di Labieno

Treveri, magnis coactis copiis, Labienum cum una legione, ...

I Treviri, radunate le grandi milizie, si preparavano ad attaccare Labieno con una sola legione, che aveva trascorso l'inverno nei loro confini.

Ed ormai il cammino non distava da lui di più di due giorni, quando vennero a sapere che grazie all'invio di Cesare giungevano due legioni: perciò non osarono attaccare contro i nostri. Posto l'accampamento a quindici miglia, non avendo fiducia nelle loro forze e temendo i nostri, decisero di attendere le truppe ausiliarie dei Germani. Labieno, conosciuto il piano dei nemici, ritenendo che a causa dell'avventatezza di costoro avrebbe ottenuto facilmente qualche occasione di combattimento, lasciato un presidio di cinque coorti per le salmerie, partì contro il nemico con 25 coorti ed una grande cavalleria e, interposta una distanza di mille passi, fortificò l'accampamento.

Poi Labieno, meditando lungamente sul da farsi, parlò apertamente in consiglio e disse che, dato che i Germani stavano per giungere, nel dubbio non avrebbe fatto riferimento agli eserciti e alle proprie fortune e l'indomani all'alba avrebbe mosso l'accampamento.

Tali cose furono riferite velocemente ai nemici. Labieno di notte, convocati i tribuni militari e le prime file, per infondere più facilmente ai nemici il sospetto del timore, ordinò di muovere l'accampamento con il massimo tumulto.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cesare

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