La leggenda di Arione - Versione Conservando Renovare

Maximam esse vim poeticae et musicae artis fabulosa narratio docet. Cum Arion citharoedus ex Italia Corinthum navigaret, secum magnam pecuniam adportans....

La favolosa narrazione insegna che elevatissima è la forza della musica e dell'arte poetica.

Il suonatore di cetra Arione navigando dall'Italia a Corinto, portando con sé molto denaro, i marinai, desiderosi della sua ricchezza, decisero di ucciderlo. Arione capì di trovarsi in pericolo, ma invano, per non essere ucciso, promise che avrebbe dato a costoro il denaro e tutte le altre sue cose se fossero giunti almeno a terra.

Non avendo ottenuto ciò, chiese ai marinai, prima che andasse incontro alla morte, che gli fosse consentito di suonare con la cetra. Avendo ottenuto ciò e avendo suonato molto soavemente, si gettò in mare. Allora narrano che un delfino improvvisamente si mise sotto di lui che galleggiava e sul dorso lo trasportò fino a terra, e da lì Arione si diresse a Corinto.

Raccontano anche che poi i ladroni, essendosi accostati a Corinto e essendo stati denunciati dal suonatore di cetra, furono puniti dal re di quella città con un estremo supplizio.
(By Maria D. )

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