La vita di Romolo
Nova urbe condita, quam ex suo nomine Romam appellavit, Romulus,...
Fondata la nuova città, che chiamò dal suo nome Roma, Romolo regnò per molti anni, ricevuta la moltitudine dei confinanti in città.
Elesse tra i padri di famiglia cento uomini, insigni per sapienza ed onestà, che, essendo anziani, per l'età furono chiamati senatori. Decise anche che tutti gli affari dei senatori fossero trattati in consiglio in città. Frattanto, i Romani, dato che non avevano donne, avendo rapito le fanciulle dei Sabini, scoppiata una rissa cruenta, le vergini con le madri s'interposero tra i fratelli e i rapitori per trattenere l'ira e sedare gli animi accesi.
Allora i Sabini stipularono la pace con i Romani, dato che i rapitori sposarono le fanciulle rapite. Romolo poi resse con Tito Tazio, Re dei Sabini una nuova città e, avendo regnato per molti anni, sottratto dalla vista di tutti, in un'orribile tempesta, tra i continui fulgori (lampi), cadendo una copiosa pioggia dal cielo, fu onorato tra gli dèi immortali.
A Romolo successe Numa Pompilio, che divenne famoso non per le guerre ma per la giustizia e la religione.
(By Maria D.)