Socrate e gli Ateniesi

Socratem, qui per multos annos Athenis sanctissime vixit...

L'oracolo di Apollo declamò Socrate, che per molti anni visse santissimamente ad Atene e rappresentò un mirabile esempio di sapienza, il più sapiente con quella frase famosa: "Socrate in verità è l'unico sapiente tra i mortali". Per tale lode dell'oracolo, i cittadini lo invidiarono.

Tra questi vi fu Anito. Questi dispiacendosi di essere stato sgridato dal filosofo per i suoi vizi, persuase Melito, suo familiare, ad accusare Socrate presso i giudici, per il fatto che corrompeva i giovani.

Questi dunque non si vergognò di accusare l'uomo più santo e più innocente di empietà con tanta forza, che i giudici lo condannarono a morte. Tuttavia Socrate non si pentì della sua vita e, essendo stato gettato in catene, dissertò chiarissimamente sull'immortalità dell'animo e, prima di bere la cicuta mortale, esortò i discepoli a seguire sempre la virtù.

Gli Ateniesi poi si pentirono tanto di questa cosa, che condannarono a morte lo stesso Melito e dedicarono al famoso filosofo una statua di bronzo.
(By Maria D. )

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-12-20 23:03:43 - flow version _RPTC_G1.3