Battute argute di personaggi famosi

Quintiliano contextere verba

Ex historia etiam ducere urbanitatem eruditum est, ut Cicero fecit, cum ei testem in iudicio Verris roganti dixisset Hortensius «Non intellego haec aenigmata», «Atqui debes» inquit «cum Sphingem domi habeas»; acceperat autem ille a Verre Sphingem aeneam magnae pecuniae.

Trarre anche dalla storia battute di spirito e arguzie è da uomo colto. Così fece Cicerone, quando, avendogli detto Ortensio, mentre egli interrogava un testimone nel processo intentato a Verre "Non capisco questi enigmi" ribattè "Eppure dovresti; infatti hai una Sfinge a casa" in effetti quell'altro aveva ricevuto da Verre una sfinge in bronzo di valore notevole

Urbanitas Augusti innotuit circa Herennium, deditum vitiis iuvenem. Quem cum castris excedere iussisset, et ille supplex hac deprecatione uteretur: «Quo modo ad patrias sedes revettar?...

L'arguta ironia di Augusto si rivelò a proposito di Erennio, giovane dedito ai vizi. Avendogli ordinato di andar via dall'accampamento e quello, supplice, servendosi di questa supplica: "Come potrei tornare alla casa paterna?

Cosa potrei dire a mio padre?", rispose: «Riferiscigli che ti ero sgradito». Lamentandosi del colore scuro della porpora di Tiro, che aveva ordinato venisse comprata, poiché il venditore diceva:

"Alzala più in alto e osserva", si servì di questi motti salaci: "Cosa? Io dovrei camminare in un solario affinché il popolo Romano dica che sono ben vestito?".

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