Temistocle e gli ioni (VERSIONE contextere)
Temistocle e gli ioni Autore: Cornelio Nepote
Contextere verba
Xerxes, post clades terrestribus proeliis acceptas, bellum mari gerere statuit. ... Igitur inhibete naves remis et a a bello discedite.
Serse, dopo le stragi ricevute nei combattimenti terrestri, decise di fare la guerra sul mare. Ma il comandante degli Ateniesi Temistocle, avendo visto che gli Ioni, a causa dei quali la guerra dei Persiani era stata cominciata, erano venuti in aiuto del re con una flotta, decise di sollecitarli a venire dalla sua parte;
dunque, là dove era in animo a loro di radunare le navi, si preoccupa che siano scritte tali cose sugli scogli: "Che pazzia vi tiene, o Ioni? a quale delitto pensate?
perché pensate di iniziare la guerra contro i vostri antichi fondatori, poco tempo fa anche vostri liberatori? Forse abbiamo fondato le vostre mura affinché voi stessi distruggeste le nostre mura?
La guerra è stata cominciata prima da Dario e ora da Serse, una guerra che noi non abbiamo abbandonato a voi stessi, che avevate suscitato la ribellione. Dunque arrestate le navi con i remi e lasciate la guerra".